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STEMMA: Pianta di ceci color terra verde in campo oro.
CORPORAZIONE ASSOCIATA: Mugnai e panettieri.
ABBINAMENTO: Parrocchia dell'Addolorata.
CENNI STORICI: La contrada apparteneva al gruppo dei primi quattro quartieri e il suo nome ha un'origine assai controversa: per taluni storici esso deriverebbe dal "cicer" latino, o meglio, della pianta del cece, un legume un tempo molto diffuso sulla mensa dei vigevanesi e che la tradizione dei vigevanesi e che la tradizione, ancora oggi, consiglia di consumare come zuppa con cotenne di maiale nel giorno dedicato ai defunti. Il "cicer", storpiato in "sisar", ha dato il nome di "Sisrìn" al rione e "sisrinatt" ai suoi abitanti.
Documenti molto antichi indicano questa contrada e la omonima porta (che sorgeva in prossimità dell'attuale corso Cavour), poste lungo l'antico percorso per Viginticolumnae (ora Buccella), l'antichissimo "vico" si origine romana che dominava il guado del Ticino verso Milano e la strada di Cassolvecchio e Novara.
Le festività del rione (terza domenica di settembre) è detta dal popolo "festa 'd Sisrìn", riflettendo letteralmente l'interpretazione tramandataci da Simone del Pozzo (Cancelliere Comunale nel XVI secolo), il quale così scriveva: "Porta Cesarino [..] sopra un extimo li era dipinto una pianta di Cicero, onde par tal extimo sino quartiero e tal legume fosse denominato".
Un secondo nome definisce la ricorrenza rionale "festa dàl Cavalìn", alla cui origine sembra essere legata una leggenda. Secondo alcuni storici ciò si collega con il solenne ingresso in Vigevano dell'imperatore Carlo V, avvenuto su invito del Duca Francesco II Sforza il 14 marzo 1533.
Si racconta che il sovrano sia entrato in città in sella a un magnifico cavallo bianco e che, da questo fatto, derivi la tradizione popolare di festeggiare il "cavallino". La spiegazione convinse, tra gli altri, l'avvocato Stefano Boldrini, autore dei una bellissima poesia dal titolo "Ra piòta dal Cavalin - R'afari 'd Carlo V Imparatur", pubblicata nel 1886.
Altri hanno creduto di scoprire l'origine del nome della via Cesare nel solenne passaggio di Sua Maestà Cesarea per questa contrada.
E' però assodato che Carlo V fece il suo ingresso i Vigevano da Porta Ducale in Bronzone e non da Porta Cinerino e che, quindi, per conoscere la verità sulle origini etimologiche del "Cavallino" e della "Cesarea" bisognerà ricercare altre giustificazioni storiche.